Cercherò di individuare un metodo
di lavoro che consenta di riunire, in ciascuna esercitazione, diversi fattori
di stimolo, relativi alle molteplici componenti della prestazione, come avviene
in situazione reale. Utilizzando un metodo che cercherà di preparare i giovani
calciatori a “leggere” in anticipo ogni situazione per scegliere quella
migliore. Privilegiando esercitazioni stimolanti l’osservazione,
l’orientamento, la scelta e la decisione del giovane calciatore in situazioni
variabili.
Il modello di allenamento ha
l’obiettivo di ricostruire le tematiche della partita, cercando di conferire ai
giovani calciatori una formazione adeguata e di far si che le sedute consentano
di raggiungere ottimi livelli di prestazione, rivolta soprattutto allo sviluppo
della dimensione cognitiva. Il giovane calciatore è un soggetto tattico e
l’aspetto determinante che troviamo nel campo teorico della tattica è sapere
che nel calcio non esistono fasi separate e che l’attacco e la difesa sono la
stessa cosa. Il vero equilibrio, in una squadra di calcio, si basa sul fatto
che i giocatori, in funzione delle loro possibilità di intervenire attivamente
nel gioco, riequilibrano e cambiano la posizione sul terreno, per compensare la
squadra nelle situazioni del gioco stesso. I giovani calciatori devono saper
prendere decisioni: eviterò di ripetere di continuo quello che devono fare e
quello che non devono fare. Cercherò di offrire loro orientamenti e
riferimenti, affinché raggiungano da soli gli obiettivi dell’allenamento,
evitando di dare soluzioni precostituite. Non insegnerò ad eseguire esercizi a
memoria, farò in modo che imparino a giocare a calcio. I principi tattici
sviluppati saranno strettamente collegati al nostro modo di giocare. Il
giocatore deve essere un agonista nato, in allenamento, a scuola, sotto casa.
Deve voler vincere sempre. È preferibile uno meno bravo tecnicamente, ma con
attitudine alla competizione. Dominare la partita in tutte e tre le fasi di
gioco, possesso, non possesso e transizione. La fase offensiva è determinante,
ma non l’unica. Il possesso pure, ma deve avere un fine preciso: la finalizzazione (il goal). Inoltre bisogna sapersi anche difendere. È necessario
attaccare difendendo e difendere attaccando. Nel calcio moderno una squadra
deve sapersi esprimere con continuità sul piano del gioco, sapendo gestire
vittorie e sconfitte. È utile fissare ad inizio stagione un obiettivo per cui
lottare, in modo da vedere le partite come tappe intermedie per il
conseguimento dell’obiettivo più importante. Le vittorie non sono che tappe di
avvicinamento al nostro scopo finale; mentre le sconfitte sono battute di
arresto utili per poter ripartire con più slancio verso la meta.
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