Abilità tattica individuale che
consiste nel togliere libertà all’avversario mantenendo, nei suoi confronti, la
distanza e la dislocazione più convenienti per impedire la costruzione del
gioco o per limitare lo sviluppo di una pericolosa azione offensiva.
Marcare a uomo significa prendere
in consegna un giocatore della squadra avversaria. Più l’avversario si avvicina
alla nostra porta e più la marcatura dovrà essere stretta. Se, viceversa,
l’avversario si trova lontano dalla palla, la marcatura sarà più larga e quindi
meno assillante. I principi che regolano la marcatura a uomo in riferimento
all’avversario sono:
essere
posizionati tra l’avversario e la porta;
avere, sotto
il controllo visivo, l’avversario e la palla contemporaneamente.
Quando si perde la palla, non esiste distinzione di
ruolo, il maggior numero di giocatori dovrebbe partecipare alla fase difensiva,
per costruire un blocco difensivo unito e compatto, che possa proteggere e
chiudere gli spazi verso la porta.
I concetti essenziali relativi
alla marcatura sono:
chi? L’avversario con la palla; l’avversario senza palla;
come? Rispetto all’avversario con la palla; rispetto all’avversario
senza palla;
dove? Rispetto all’avversario;
quando? L’avversario è in possesso di palla; l’avversario sta per
ricevere la palla;
perché? Impedire la giocata; impedire di ricevere e colpire la
palla; conquistare la palla.
L’allenamento moderno prevede lo
sviluppo del pensiero tattico (vedere – capire – scegliere) attraverso attività
e metodi di insegnamento – apprendimento ad elevato coinvolgimento cognitivo,
incentivando i calciatori a prendere decisioni e a risolvere problemi in modo
autonomo senza che l’allenatore, svolga una funzione vicaria (decida per loro).
Durante le esercitazioni sia in
forma analitica che globale, nelle situazioni di gioco sia semplici che
complesse e anche durante la partita con gioco libero (in forma minore)
sottolineare ai propri giocatori, gli elementi fondamentali della marcatura a
uomo:
avere, sotto il controllo visivo,
l’avversario e la palla contemporaneamente.
In questo modo i calciatori
cominciano ad entrare nel concetto di marcatura, per poi passare all’evoluzione
del saper agire in fase difensiva che prevede vari passaggi:
saper marcare;
saper marcare a uomo;
saper difendere a zona.
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