L’attività della categoria PULCINI è volta ad avviare i ragazzi alla pratica sportiva ed in particolar modo al calcio, è concepita nel rispetto dei diversi stati di sviluppo e maturazione psicomotoria che accompagnano gli allievi durante la stagione agonistica. Di qui l’esigenza di elaborare un programma suddiviso per fasi, avente il duplice obiettivo di conseguire sia una preparazione generale di base, che una specifica conoscenza della disciplina del CALCIO.
In questo periodo della fase evolutiva il ragazzo apprende a padroneggiare il proprio corpo ed è in grado di rapportarsi efficacemente con l’attrezzo palla. Il contatto con la sfera dovrà essere continuo e finalizzato all’apprendimento dei gesti tecnici alternando il lavoro di analisi dei fondamentali alla sua applicazione in giochi e situazioni. Si passerà quindi da
“POTER GIOCARE” al “SAPER GIOCARE”
tuttavia l’apprendimento del gesto tecnico dipenderà da come ed in che modo si svilupperanno le capacità coordinative che permetteranno l’automatizzazione dei fondamentali. Proprio a questa età si riscontra il periodo di massimo apprendimento delle capacità coordinative. Le capacità condizionali non trovano invece un terreno fertile, è consigliabile stimolare la rapidità.
Gli obiettivi in questo ciclo riguarderanno:
Obiettivi Tecnici:
• Trasmissione e ricezione della palla
• Dominio e controllo della palla
• Il tiro in porta
• Il dribbling (fantasia motoria)
• Il saper giocare 5 vs 5
Obiettivi Tattici:
Attaccanti:
• Copertura e difesa della palla
• Finta e dribbling
Difensori:
• Presa di posizione
• Copertura della porta
• Intercettamento
Obiettivi Motori:
• Sviluppo delle capacità coordinative
• Sviluppo della capacità condizionale: rapidità
Obiettivi Cognitivi:
• Stimolare l’iniziativa
• Conoscere e rispettare le regole
• Capacità di risolvere i problemi
• Accettare vittoria e sconfitta
• Aiutare e farsi aiutare
Largo spazio sarà dato all’attività ludica come forma di apprendimento attivo, ricorrendo a giochi di situazione, senza soffermarsi eccessivamente sull’apprendimento tecnico stereotipato.
ANALISI DEL GRUPPO
I primi giorni sarà importante analizzare il punto di partenza constatando il livello tecnico dei singoli e quello globale del gruppo in modo da pianificare gli obiettivi della programmazione annuale. Per fare questa analisi si può utilizzare una “preparazione precampionato” con sedute di allenamento finalizzate all’analisi globale delle capacità coordinative e tecniche della squadra o i test specifici per la categoria.
Occorre impostare le basi per creare un gruppo unito, seguendo delle regole utili per crescere e vivere insieme. E’ buona norma fare in modo che i piccoli giocatori siano sempre in contatto con il pallone, evitando pertanto di creare inutili tempi morti in cui i giovani atleti restino inoperosi. Bisogna accompagnare il giovane atleta alla scoperta di se stesso e delle sue potenzialità, esaltando le singole doti e curando i limiti.. I bambini devono essere seguiti per far loro comprendere l’importanza di dare sempre un senso a ciò che si fa.L’UNITA’ DIDATTICA
Ciascun allenamento inizia con una fase di RISCALDAMENTO, si passa poi ai GIOCHI INIZIALI finalizzati all’apprendimento in forma globale del gesto tecnico, e ricerca del miglioramento dal punto di vista coordinativo. Gli stessi giochi, se proposti dapprima con le mani, migliorano e consolidano gli schemi motori di base.
Questi giochi nel momento in cui si inserisce la presenza del portiere o del difensore che disturba diventano SITUAZIONI DI GIOCO, dall’1 vs 1 all’1 vs 2, dal 2 vs 2 al 3 vs 2, dove in ogni seduta si sviluppa una situazione diversa. Per esprimere le abilità tecniche al servizio degli obiettivi tattici della squadra, la progressione didattica prevede anche i GIOCHI A TEMA.
Non dovrà mai mancare il gioco libero al termine di ogni seduta, in quanto permette libertà di espressione motoria tecnico-tattica.
Questo tipo di programmazione per progressioni didattiche di difficoltà crescente, consente di passare al grado di complessità superiore nei tempi e nei modi più opportuni e una certa elasticità nella scelta delle esercitazioni. Emanuele Aquilani
Nessun commento:
Posta un commento